Scuole e fibra ultraveloce per puntare su innovazione

"Con il digitale siamo entrati dentro la più grande rivoluzione del capitalismo dell'era moderna. Oggi ogni luogo può essere il centro del mondo; lo Stato, però, ha il dovere di mettere tutti nelle stesse condizioni di partenza. Perché, se è facile per un privato investire dove c'è business, lo Stato deve invece avere una maggiore attenzione per le aree più svantaggiate del Paese e non mi riferisco soltanto al Sud ma alle aree interne, alle aree di montagna, alle aree a rischio spopolamento". A dirlo Francesco Boccia, ministro per gli affari regionali e le autonomie, in occasione del premio Angi.

"È su questo vincolo di priorità verso le aree meno sviluppate - precisa - che si basa il progetto di autonomia differenziata che il governo calendarizzerà in Parlamento a inizio anno. Se vogliamo che i nostri giovani, dopo aver fatto le loro esperienze anche all'estero, tornino a casa dobbiamo trasformare il Mezzogiorno, le aree interne, le aree di montagna in tante Silicon Valley d'Europa".

"Abbiamo la forza e le competenze per farlo - assicura Boccia - e dobbiamo farlo con le imprese più lungimiranti investendo risorse pubbliche senza precedenti nella fibra ultraveloce, nelle scuole, nelle università e sulla ricerca."

 

 

 

(Testo a cura dell'Ufficio Stampa)