Autonomia, ok Cdm a ddl Delega Lep. Ministro Calderoli: “Ulteriore passo avanti per ridurre divari. Definiremo prestazioni per determinare livelli essenziali, lavoro mai svolto”

19 maggio 2025

"Via libera unanime del Consiglio dei Ministri al disegno di legge delega per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali da garantire su tutto il territorio nazionale. Finalmente, dopo quasi 24 anni di ritardi, c’è un percorso chiaro e realizzabile per l’attuazione della Costituzione, per la completa realizzazione dell’autonomia differenziata, per il superamento dei divari tra i territori”. Lo rende noto con soddisfazione Roberto Calderoli, Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, dopo l’approvazione del provvedimento in Cdm.

“La grande innovazione di questo passaggio - ha proseguito - è che, prima di definire i livelli essenziali di una prestazione concernente diritti civili e sociali, ci prenderemo l’onere di definire anzitutto la prestazione stessa: gli obblighi di dare, di fare o di astensione nei confronti di privati, anche non quantificabili in termini finanziari che gravino sui pubblici poteri, anche nella loro funzione regolatoria o di gestione. E dopo aver chiarito il perimetro delle prestazioni, potremo quindi determinare il Lep da assicurare su tutto il territorio nazionale. E’ la prima volta che questo lavoro viene svolto, visto che le prestazioni sono rimaste pressoché indefinite nel corso degli anni.

Per troppo tempo, infatti, qualcuno ha preferito voltarsi dall’altra parte e ignorare l’elefante nella stanza, ovvero che i Lep sono stati inseriti in Costituzione per poi essere pressoché dimenticati. Oggi intendiamo porre fine a questo ritardo, introducendo una delega dettagliata, che tenga conto della sentenza 192/2024 della Corte costituzionale. Inoltre, il disegno di legge è urgente per il collegamento con l’attuazione del federalismo fiscale regionale. Quest’ultimo costituisce una specifica milestone PNRR e presuppone che entro dicembre 2025 si giunga alla determinazione di alcuni Lep relativi ad alcune materie regionali. La delega ha preso avvio dal prezioso lavoro istruttorio già svolto dal Comitato Lep, presieduto dal professor Cassese, e coinvolgerà la Conferenza Unificata e le Camere sugli schemi di decreto legislativo.

Possono sembrare questioni prettamente tecniche, ma le ricadute sono concrete. La completa determinazione dei Lep nelle prestazioni concernenti diritti civili e sociali introdurrà una garanzia per tutti i cittadini di vedersi garantire prestazioni in ambiti molto importanti (per tutti: istruzione e sanità), senza distinzione tra aree del Paese. E’ un ulteriore passo in avanti del percorso di autonomia previsto nel programma di Governo, che può e deve proseguire coerentemente. Il mio impegno in questo senso certamente non mancherà” conclude Calderoli.


📌 Note tecniche

Il disegno di legge consta di 33 articoli e si compone di tre parti:
• una prima parte generale, nella quale vengono determinati principi e criteri direttivi comuni a tutte le materie;
• una seconda parte, nella quale i principi e criteri direttivi sono declinati in funzione delle singole materie o ambiti di materia o settori organici di materie, identificando le prestazioni e suddividendo gli stessi Lep in “quantificabili” (per cui verranno definiti costi e fabbisogni standard) e “non quantificabili” (per cui verranno comunque individuati parametri che consentano un monitoraggio, attraverso criteri specifici, sulla loro effettiva realizzazione);
• una terza ed ultima parte contiene le disposizioni finali e finanziarie, che confermano l’obbligo di osservare gli equilibri finanziari e demandano ai livelli di governo coinvolti nella sua attuazione l'individuazione delle misure idonee a migliorare l’efficacia e l’efficienza delle prestazioni erogate.

 

(Testo a cura dell'Ufficio Stampa)

 

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