Manovra, ministro Calderoli: “Basta falsità sui LEP, federalismo è milestone PNRR dai tempi di Draghi ma nessuno ebbe da ridire”
“Mi vedo costretto a replicare ancora una volta alle affermazioni di chi contesta l’inserimento nel disegno di legge di bilancio di disposizioni sui livelli essenziali delle prestazioni, che sono prive di ogni fondamento.
Sottolineo infatti che i LEP nella manovra non hanno nulla a che vedere con l’autonomia differenziata ma servono a dare compiuta attuazione al cosiddetto ‘federalismo simmetrico’, dunque parliamo di quell’autonomia di cui tutte le Regioni dispongono a partire dalla riforma del Titolo V del 2001 e poi dalla legge sul federalismo fiscale del 2009. Il disegno di legge stanzia tra l’altro specifici stanziamenti per garantire l’effettiva applicazione dei LEP a tutte le Regioni, ad esempio nel campo dell’assistenza e del diritto allo studio universitario.
Nessuno ha avuto da obiettare quando ho chiarito in Parlamento a cosa servano i LEP nel disegno di legge, davanti alla commissione Affari costituzionali del Senato. E sempre nessuno ebbe da obiettare nel 2022 quando il Governo Draghi ha stabilito che la determinazione dei LEP costituisce un obiettivo (milestone) del PNRR. Di qui l’urgenza della loro realizzazione, poiché all’eventuale mancato conseguimento di tale obiettivo conseguirebbe la perdita di parecchi miliardi di euro.
Non si comprende dunque per quale ragione nessuno ebbe a che ridire quando il Governo Draghi, nel 2022, introdusse e finanziò alcuni LEP in ambito assistenziale, se non quella di creare ora allarme e confusione. Al contrario, oggi invece si contestano misure, quali la determinazione dei LEP e dei relativi costi e fabbisogni standard, che vanno nella stessa direzione e costituiscono un beneficio per tutte le aree del Paese”.
Così il ministro Roberto Calderoli.
Testo a cura dell'Ufficio Stampa