Ministro Roberto Calderoli - Ponte sullo stretto: porterà ricchezza e lavoro da nord a sud, è un’opera che serve a tutti

 Ieri ho partecipato alla riunione del Cipess che ha dato il via libera al progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina, un’infrastruttura che ritengo prioritaria come interesse nazionale strategico, per tutta l’Italia, perché collegherà l’Europa al Mediterraneo, consentendo finalmente a persone e merci di attraversare lo Stretto in pochi minuti e non nell’arco di ore, come avviene da troppi decenni.

Si tratta di un’opera che avrà un impatto positivo a livello nazionale  in termini di ricadute occupazionali, da decine di migliaia di posti di lavoro, e di impatto sul Pil, e per l’ambiente, riducendo le emissioni e l’inquinamento.

Da uomo del nord, da parlamentare eletto in Lombardia, sono favorevole a quest’opera che non solo farà crescere l’occupazione, lo sviluppo e il Pil del Sud, ma anche quello del Nord, incluso quello della mia Lombardia.

Tra ieri e oggi ho letto le dichiarazioni dei presidenti di Confindustria, Orsini, e di Assolombarda, Biffi, che hanno definito il ponte un’opera strategica, che anche a loro giudizio avrà ricadute positive a livello nazionale.

Anche la parte produttiva del Paese lo ritiene un progetto necessario per tutta l’Italia, un progetto rimandato per troppi anni e che adesso finalmente, grazie alla determinazione del ministro Matteo Salvini e alla compattezza di tutta la maggioranza di Governo, possiamo e dobbiamo portare a termine.

Sono e resto un autonomista convinto e ritengo che il ponte sullo Stretto servirà a dare più autonomia ai territori interessati e più risorse per tutti.

 

Lo afferma il sen. Roberto Calderoli, Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie 

 

Testo a cura dell'Ufficio Stampa