Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane, consultazione per la verifica di impatto della regolamentazione

La normativa di sostegno statale alla montagna ruota attorno alla offerta di misure finanziarie, da ultimo regolamentate con l’istituzione di un unico Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (FOSMIT).

Il Fondo ha il fine di promuovere e realizzare interventi per la salvaguardia e la valorizzazione della montagna, nonché misure di sostegno in favore dei comuni totalmente e parzialmente montani delle Regioni e delle Province autonome.

Il Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane è stato istituito dalla legge 30 dicembre 2021 n. 234, “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e Bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024”, art. 1, commi 593, 594, 595 e 596.

L’articolo 1, comma 596, della legge 30 dicembre 2021 ha stabilito che il Fondo nazionale per la montagna di cui all’articolo 2, della legge 31gennaio 1994, n. 97, e il Fondo nazionale integrativo per i comuni montani di cui all’articolo 1, commi 319, 320 e 321, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, confluiscono nel Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane.

Per l’anno finanziario 2022 il FOSMIT è stato finanziato con un importo complessivo pari a 129.506.475,00 euro, per l’anno finanziario 2023 è stata prevista una dotazione complessiva pari a 209.506.475,00 euro.

Si fa presenta che Il FOSMIT prevede due quote:

- una destinata agli interventi di competenza statale, da ripartire con decreto del Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie;

- una destinata agli interventi di competenza regionale, da ripartire con decreto del Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie d’intesa con la Conferenza unificata.

 

- AGGIORNAMENTO DATE -

La consultazione inizia il 30 aprile e la raccolta dei contributi termina il 30 giugno 2023.

 

Chi può partecipare?

La consultazione si rivolge a tutti i soggetti interessati: non solo funzionari e dirigenti pubblici chiamati a promuovere e realizzare i processi di partecipazione e consultazione nelle pubbliche amministrazioni, ma anche cittadini, imprese, associazioni dei cittadini, delle imprese e della società civile, interessati a prendere parte ai processi consultivi.

Come verrà dato conto dei risultati

Tutti i commenti ricevuti saranno analizzati dal gruppo di lavoro istituito presso il DAGL Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi e verranno presi in considerazione ai fini della redazione della versione definitiva del documento.

Al termine della consultazione è prevista la pubblicazione di un report di sintesi sugli esiti, in forma anonima e aggregata, nel quale saranno riportati i riscontri forniti dal Dipartimento.

Informazioni

Per segnalazioni e ulteriori informazioni sulla consultazione, è possibile inviare una mail a segreteria.ufficioIaffariregionali@governo.it

I contributi dovranno pervenire all’indirizzo vir.montagna@governo.it

 

 

Domande

1. Ritenete la dotazione finanziaria prevista per il FOSMIT sufficiente a garantire la promozione e realizzazione degli interventi per la salvaguardia e la valorizzazione della montagna?

2. Ritenete che la storica classificazione dei comuni montani, che dà diritto a beneficiare dei finanziamenti del FOSMIT, sia ancora funzionale?

3. Quali altri ambiti d’intervento dovrebbero essere oggetto di finanziamenti e politiche, oltre a quelli già previsti dalla norma? Potreste esporli sinteticamente?

 

 

 

Allegati

Legge 991/1952

Legge 234/2021

Delibera CIPESS n.53 - 27 luglio 2021

   

NOTE DI APPROFONDIMENTO

 

Per l’anno finanziario 2022 la dotazione del Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane è stata di 129.506.475,00 euro. Il Fondo è stato suddiviso, come disposto dal dettato normativo, in una quota per attività di competenza regionale (D.M. 30 maggio 2022) pari a 109.506.475,00 euro, e in una per attività di competenza statale (D.M. 29 marzo 2022), pari a 20.000.000,00 euro. L’importo di competenza statale ha subito delle riduzioni a seguito dell’accantonamento per un importo di 4.804.955,00 euro ai sensi della disciplina del patto di stabilità.

Per la parte regionale, a seguito della mancata presentazione della richiesta da parte delle regioni Basilicata e Sicilia, è risultata una somma residua di 12.677.564,00 euro che sarà riportata nel corrente esercizio finanziario. È stata pertanto erogata, alle Regioni richiedenti, la somma di 96.828.911,00 euro.

Per l’anno finanziario 2023 le risorse sono pari a 209.506.475,00 euro, oltre alle somme rimaste disponibili del 2022 pari a 12.677.564,00 euro (relative alle quote delle due Regioni, Sicilia e Basilicata) per un totale di 222.184.039,00 euro. Da questo totale andrà detratta la quota di riduzione prevista per l’anno 2023, ai sensi della nota UBRRAC prot. 14557 del 25 maggio 2022 pari a 8.451.786,00 euro. L’importo residuo verrà suddiviso tra quota statale e quota regionale con decreti del Ministro.