Autonomia, ministro Calderoli: da prime audizioni pregiudizi ideologici e allarmismo immotivato, sinistra ‘chiagne e fotte’

“Dal primo ciclo di audizioni sull’autonomia, con ‘esperti’ invitati dalla sinistra, emergono con chiarezza pregiudizi puramente ideologici, un allarmismo immotivato e fantasiose ipotesi di pericolo che evidentemente sono figlie di un’avversione politica alla riforma. Sembrava quasi di essere a un comizio delle opposizioni. Dopo aver ascoltato anche tutte le audizioni in Senato, penso dovrò ricorrere ancor di più alla pazienza di Giobbe”. Questo il commento del Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, al termine delle prime audizioni in commissione Affari costituzionali alla Camera.

“Peraltro dai professori - ha aggiunto - ci si aspetta la conoscenza e la scienza, non dei comizi o peggio ancora delle contumelie, men che meno l’arroganza di sentirsi su un piedistallo e paventare giudizi di analfabetismo costituzionale verso parlamentari eletti, senza aver mai amministrato neanche un condominio. Prima di fare politica e lanciarsi in giudizi avventati, forse certi professoroni dovrebbero quantomeno mettersi alla prova con le elezioni e farsi eleggere in Parlamento.

Io nel dubbio continuerò a portarmi il Maalox ma inizio ad essermi stancato di sentire certa sinistra con l’eterno ‘chiagne e fotte’ di partenopea memoria. La storia italiana parla chiaro: il centralismo ha creato e alimentato divari ma, grazie all’autonomia, finalmente si potrà invertire questa tendenza. C’è chi preferisce fare audizioni a reti unificate con i signori del No a tutto, pur di bloccare il cambiamento e la crescita del Paese. Al contrario, il Governo intende rinnovare il Paese nel segno di trasparenza, responsabilità, buona amministrazione e attraverso la garanzia di Lep e servizi, su tutto il territorio nazionale e nell’interesse di tutti i cittadini” conclude il ministro.

 

 

Testo a cura dell'Ufficio Stampa