Autonomia, da prime audizioni molte conferme e spunti di riflessione. Soddisfazione del ministro Calderoli


Sono iniziate questa mattina le audizioni sul disegno di legge di attuazione dell’autonomia differenziata, con l’ascolto di voci e opinioni da parte di autorevoli rappresentanti delle istituzioni, studiosi, esperti e referenti di comitati.

Il ministro Calderoli, presente per tutta la durata delle audizioni, si è detto soddisfatto per il prosieguo dei lavori e ha ascoltato con rispetto tutti i punti di vista.
“Chi conosce la materia e ne approfondisce i contenuti nel merito, non può negare il valore e l’importanza di questa riforma per il Paese. Si tratta di una sfida di responsabilità e trasparenza nell’interesse dei cittadini, per garantire un’Italia efficiente e senza più sperequazioni” ha detto il Ministro.

Fonti degli Affari Regionali segnalano poi come da più parti siano arrivate testimonianze positive, da altre spunti di riflessione, da altre ancora delle obiezioni che sono parse sostanzialmente ideologiche e non corroborate da solidi contenuti. Arriva infatti un pieno e convinto sostegno alla riforma da parte delle istituzioni pubbliche. 

 - Degno di nota è il richiamo da parte delle Regioni ai principi di sussidiarietà, solidarietà e coesione nazionale, che dimostrano la buona fede con cui si intende procedere a questa sfida. Il tutto anche guardando alla gradualità delle richieste, che sarà tenuta in considerazione in futuro nella sede di trattativa tra Governo e singole Regioni per le eventuali intese.

- Anche la rappresentanza dei Consigli Regionali italiani guarda con favore all’autonomia differenziata, vista come continuità rispetto alla riforma del Titolo V approvata nel 2001.

- Da parte di Upi è emerso il favore per la riforma promossa dal Governo, con l’auspicio che, prima dell’autonomia, si approvi anche una riforma delle Province (ora in Parlamento) e ci si impegni a decentrare anche agli enti territoriali materie e competenze.

- Pure dai Piccoli Comuni c’è convinto sostegno all’autonomia differenziata, convinti che serva dare fiducia ai territori e alle potenzialità che possono mettere in gioco.

Anche da studiosi ed esperti ascoltati oggi arrivano conferme della bontà di questa riforma. Due esempi su tutti:

- Il prof. Celotto ha guardato con favore alla mappatura dei Lep, che finalmente è in corso dopo oltre 20 anni, quale modo per attuare pienamente e seriamente il terzo comma dell’articolo 116 della Costituzione.

- L’esperto Del Monaco, seppur con posizioni critiche rispetto all’autonomia differenziata, ha ammesso che non esiste all’interno del ddl autonomia alcun riferimento alla possibilità di trattenimento del gettito fiscale da parte dei territori.

- Il giornalista Esposito, anche lui critico, ha ammesso la possibilità che accogliendo la sfida dell’autonomia ci possano essere miglioramenti nella gestione delle funzioni.

- Il prof. Bertolissi ha fugato poi ogni dubbio in tema di Lep stabiliti tramite Dpcm, strumento pienamente conforme a questo scopo e che peraltro già è utilizzato per definire i Lea.

 

(Testo a cura dell'Ufficio Stampa)